Carta dei Servizi
INDICE
La “carta dei servizi” si compone delle seguenti sezioni:
SEZIONE PRIMA
A. Presentazione della Fondazione
SEZIONE SECONDA
A. Informazione sulle strutture e servizi offerti
a.1 Centro diurno per minori dai 3 ai 10 anni
a.2 Centro diurno per minori dgli11 ai 18 anni
B. Modalità di accesso ai servizi offerti
b.2 Valutazione in équipe e presa in carico
b.3 Comunicazioni alla famiglia
b.4 Metodologia dell’intervento, strumenti operativi e documentazione
b.5 Analisi dei processi di lavoro
SEZIONE TERZA
LA CARTA DEI SERVIZI
La carta dei servizi è una dichiarazione di impegno che la nostra Fondazione si assume di fronte ai cittadini, con lo scopo di migliorare nel tempo la qualità del servizio, il rapporto con le famiglie e con le persone che ne usufruiscono.
Per noi è indispensabile considerare le esigenze del cittadino contestualmente all’efficacia e l’efficenza delle prestazioni e la continuità nell’erogazione del servizio.
Attraverso questa “Carta” tutti i soggetti interessati possono conoscere sia i servizi che la Fondazione offre sul territorio sia le modalità di erogazione.
Riferimenti normativi:
. Legge quadro per la realizzazione del Sistema integrato di Interventi e Servizi Sociali 8 novembre 2000, n. 328, art.13;
. DPCM 27 / 1 / 1994 “ Principi sull’erogazione dei Servizi pubblici”;
. atto di indirizzo sull’integrazione socio-sanitaria 229/99.
SEZIONE PRIMA
A. Presentazione della Fondazione
La Fondazione “La Provvidenza” onlus, nasce con Decreto del Presidente della regione Calabria 7 ottobre 2005, n. 245.
Di fatto la sua presenza operativa ha una storia molto antica: la fondazione era una ex IPAB e grazie alla legge 8 novembre 200 n. 328 si converte in questa nuova persona giuridica.
L’ente denominato “Opera Pia Enti Raggruppati Provvidenza-Verginelle e Orfanelle” é stata fondata e dotata di carità, a favore dell’infanzia in difficoltà, da cittadini reggini nella seconda metà del’ottocento. Da sempre si è ispirata a principi religiosi ed ha sempre mantanuto la vicinanza e la viglilanza della Curia Vescovile.
Il servizio è stato garantito dalle religiose appartenenti all’ordine delle Immacolatine. Nel susseguirsi degli anni tanti sono stati i cambiamenti e gli indirizzi legislativi che l’Ente ha dovuto considerare e osservare.
La fondazione si ispira ai valori etici e sociali che sono propri del messaggio cristiano ed in particolare a quelli della condivisione e promozione umana degli “ultimi” ed è attenta ad accogliere gli orientamenti, le indicazioni e le sollecitazioni che la comunità scientifica offre per l’accoglienza, la socializzazione e i percorsi educativi dei minori.
La Fondazione per il raggiungimento degli obiettivi della propria mission collabora con Enti Pubblici e Privati, promuove il volontariato e si avvale del suo contributo costante e qualificato.
La Fondazione partecipa con l’Associazione “Piccola Opera Papa Giovanni” al progetto ministeriale di Servizio civile nazionale e accoglie da 2 a 4 volontari.
La Fondazione, attenta alla lettura dei bisogni dei suoi utenti e nell’ottica di lavoro di rete e sinergia è tra i soci fondatori della Cooperativa Sociale denominata “Kalon-Brion Consorzio per l’integrazione territoriale e socio sanitaria società cooperativa sociale. Collabora con l’Associazione “Mediamente” .
Già da molti anni la Fondazione si occupa di minori stranieri, predisponendo programmi specifici indirizzati a favorire l’inclusione sociale degli stessi minori e delle loro famiglie.
La Fondazione offre servizi che si fondano sul valore della centralità della persona da cui scaturisce il rispetto dei seguenti principi:
EGUAGLIANZA: le prestazioni vengono erogate in ossequio al principio di eguaglianza dei diritti delle persone prescindendo da razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche;
IMPARZIALITA’ E CONTINUITA’: svolgiamo le nostre attività garantendo un comportamento obiettivo e imparziale continue e regolari.
PARTECIPAZIONE: garantiamo al cittadino un’informazione completa e trasparente e ricerchiamo la massima semplificazione delle procedure;
EFFICIENZA ED EFFICACIA: i servizi devono essere forniti secondo le modalità idonee al raggiungimento degli obiettivi di efficacia ed efficienza nell’attuazione dei progetti;
PROFESSIONALITA’: ci impegniamo a garantire un costante aggiornamento del personale in termini di crescita professionale e umana, al fine di fornire Servizi sempre più rispondenti alle esigenze specifiche degli utenti migliorando al contempo la qualità dell’intervento;
RISERVATEZZA : intendiamo la riservatezza non solo come “obbligo2 a non rilevare notizie apprese, ma anche come capacità di discernimento tra ciò che va mantenuto riservato e ciò che utile e necessario comunicare in un lavoro integrato con altri professionisti.
SEZIONE SECONDA
A. Informazioni sulle strutture ed i sevizi forniti
La Fondazione offre servizi alla persona, precisamente ai minori presso due centri diurni ubicati nello stesso stabile sito a Reggio Calabria in Via Trabocchetto III n. 1.
La Fondazione è governata dai seguenti organi:
Consiglio Direttivo, composto da cinque membri di cui tre componenti nominati dall’arcivescovo di Reggio Calabria Bova, un componente nominato dalla Giunta Regionale della Calabria, un componente nominato dal Sindaco di Reggio Calabria.
Presidenza, Consiglio direttivo e uffici amministrativi
Via Aschenez n. 146.
Presso le strutture della Fondazione opera il seguente personale:
Assistente Sociale: 1
Educatore Professionale: 1
Maestra: 3
Animatore: 1
Cuoca: 1
Ausiliaria: 1
Amministrativo: 1
Centro Diurno “Suor Brigida Postorino”
Tipologia |
Centro Diurno rivolto a minori che presentano difficoltà socio-economiche, relazionali e familiari. |
Anno di attivazione |
2007 |
Attività: |
Il servizio è attivo dal lunedì al sabato, dalle ore 8:00 alle ore 19:00. Il servizio svolto a favore dei minori consiste nel sostegno e recupero scolastico e in attività ludico-ricreative per rispondere ai bisogni di socializzazione. Per ogni minore accolto viene formulato un progetto educativo finalizzato alla crescita psicofisica dello stesso. |
Figure professionali |
Equipe composta da:
Al bisogno, si attivano Esperti e Risorse ad hoc. |
Utenza |
Minori di età compresa tra i 3 ed i 10 anni. |
Area territoriale |
Comunale |
N° telefono |
0965/21417 |
Centro Diurno “Don Italo Calabrò”
Tipologia |
Centro Diurno rivolto a minori che presentano difficoltà socio-economiche, relazionali e familiari. |
Anno di attivazione |
2007 |
Attività: |
Il servizio è attivo dal lunedì al sabato, dalle ore 8:00 alle ore 19:00. Il servizio svolto a favore dei minori consiste nel sostegno e recupero scolastico e in attività ludico-ricreative per rispondere ai bisogni di socializzazione. Per ogni minore accolto viene formulato un progetto educativo finalizzato alla crescita psicofisica dello stesso. |
Figure professionali |
Equipe composta da:
Al bisogno, si attivano Esperti e Risorse ad hoc. |
Utenza |
Minori di età compresa tra gli 11 ed i 18 anni. |
Area territoriale |
Comunale |
N° telefono |
0965/21417 |
B. Modalità di accesso ai servizi
Il cittadino o il Servizio Sociale o il Tribunale Per i Minorenni contattano l’Assistente Sociale per segnalare il caso e per avere informazioni sulla competenza del nostro servizio e sulle sue caratteristiche. In questo caso il richiedente ha diritto ad essere informato direttamente per telefono o per iscritto su: competenza del servizio rispetto al bisogno espresso, disponibilità di posto, procedure per usufruire del servizio.
Ricezione domanda
L’Assistente Sociale concorda con la famiglia un incontro per fare una prima lettura del bisogno. Se questo bisogno trova risposta nel nostro servizio la famiglia dovrà richiedere formalmente e per iscritto l’immissione del minore presso il centro diurno adeguato corredando la richiesta con i seguenti documenti: certificazione ISEE; stato di famiglia; certificato delle vaccinazioni; certificato del medico curante; permesso di soggiorno per gli extracomunitari presentando la stessa al servizio sociale circoscrizionale. L’assistente Sociale circoscrizionale inoltrerà la pratica all’Assessorato alle Politiche Sociali arricchendola con la relazione sociale. A seguito della autorizzazione dell’Ente pubblico il minore verrà accolto in struttura.
b.2 Valutazione in équipe e presa in carico
La famiglia, il servizio sociale circoscrizionale e il minore saranno accolti dall’assistente sociale che darà loro una breve informazione sulla struttura e sul percorso valutativo. Nel valutare il caso saranno raccolte notizie di anamnesi familiare e situazione sociale. In successiva riunione di equipe si valuterà la presa in carico o meno del caso. Qualora la presa in carico non fosse possibile, sarà data comunicazione dell’esodo e saranno indicati ulteriori servizi a cui fare iferimento.
b.3 Comunicazioni alla famiglia
La famiglia sarà coinvolta nella redazione del progetto educativo, attraverso incontri specifici svolti presso il Centro e mediante la presa visione del progetto stilato sulle esigenze del minore che dovrà, infine, essere sottoscritto per accettazione dai familiari.
Successivamente, la famiglia sarà coinvolta periodicamente per le verifiche trimestrali del progetto e, comunque, ogni qual volta l’Equipe lo riterrà necessario.
b.4 Metodologia dell’intervento, strumenti operativi e documentazione
La metodologia dell’intervento si fonda sul principio della centralità della persona e sulla personalizzazione dell’intervento medesimo.
Gli strumenti operativi sono: visite domiciliari; progetto educativo individualizzato; osservazioni e relazioni sociali; verifica e valutazione periodica del progetto ed eventuale ridefinizione degli obiettivi.
Documentazione: nel rispetto del D. Lgs. 196/2003, presso la Sede Operativa della fondazione sono custodite tutte le informazioni necessarie per lo svolgimento di un adeguato servizio. È prevista una parte di documentazione cartacea ed una informatizzata.
b.5 Analisi dei processi di lavoro
L’Equipe con cadenza mensile effettua un’analisi dei singoli processi di lavoro finalizzata a verificare la rispondenza dell’intervento con gli obiettivi del servizio.
SEZIONE TERZA
La Fondazione LA PROVVIDENZA ONLUS garantisce all’utente:
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Il sostegno e l’informazione per l’accoglimento delle richieste e la semplificazione delle procedure.
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Un’informazione completa e costantemente aggiornata su: servizi offerti, modalità di accesso, orari per i colloqui con il personale, orari del servizio.
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Il servizio mensa rispondente ai fabbisogni alimentari dei minori secondo le tabelle nutrizionali standard e nel rispetto degli stili alimentari delle culture altre e credo religioso. Inoltre, vengono garantite idonee misure di igiene e salubrità degli alimenti.
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La rispondenza del Centro ai requisiti di sicurezza sul posto di lavoro, come richiesti dalle vigenti normative in materia e, in particolare, dal D. Lgs. 81/2008.
Allo scopo, si precisa quanto segue: è presente agli atti del Centro uno specifico “documento di valutazione dei rischi”, periodicamente sottoposto ad aggiornamento/revisione; il personale è stato adeguatamente informato e formato sulla gestione del lavoro; sono state attivate specifiche misure per la gestione dell’emergenza e l’assistenza ai minori. Infine, presso il Centro, sono presenti estintori portatili d’incendio, idonei per numero, tipologia ed ubicazione, e cartelli di sicurezza.
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La realizzazione, durante l’anno, di momenti di socializzazione e di apertura all’esterno che servano a rispondere ai bisogni dei minori.
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La ricezione di segnalazioni, reclami e suggerimenti.
La Fondazione LA PROVVIDENZA ONLUS s’impegnerà ad adeguarsi alle innovazioni strutturali, tecnologiche ed organizzative che la normativa nazionale e regionale, prevederà in materia di servizi rivolti ai minori. Detto ciò, si garantirà l’elevazione della qualità dei servizi erogati al fine di migliorare le condizioni di benessere e di vita all’inteno del Centro.